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Sul posto di lavoro, dove confluiscono esigenze e aspettative diverse, possono crearsi attriti e conflitti. Malintesi o affermazioni fraintese possono causare forti tensioni. Per “violazioni dell’integrità personale” si intendono certi comportamenti aggressivi nei confronti di una persona, che varcano la soglia del lecito e ledono l’autostima. Per tutelare l’integrità personale e la salute è fondamentale saper gestire questi conflitti. Problemi irrisolti possono sfociare nel mobbing o in altri atti molesti. I comportamenti lesivi dell’autostima, la scorrettezza o la mancanza di rispetto incidono negativamente sul clima di lavoro, sulla cooperazione e la produttività. Le manifestazioni comportamentali sono: perdita di motivazione, passività, tendenza all’introversione, irascibilità, comportamento difensivo, difficoltà di concentrazione, disturbi della memoria. Chi subisce atti molesti assume talvolta comportamenti che possono risultare fastidiosi ai colleghi, tra cui l’incapacità di staccare e il bisogno di ritornare di continuo su determinati argomenti. Le violazioni dell’integrità personale hanno un impatto negativo sul benessere e sulla salute di chi le subisce. Le conseguenze a lungo termine possono essere: mal di testa, tensione, nervosismo, disturbi del sonno, depressione, disturbi della memoria, calo della fiducia in se stessi, introversione, ostilità.