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La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali

(5 recensioni dei clienti)

39,00 

Il corso, organizzato in cinque moduli, ha l’obiettivo di aumentare e stimolare le capacità relazionali e comunicative a vantaggio di tutte le relazioni interpersonali e di fornire ai partecipanti gli strumenti per migliorare le capacità di comunicare nel proprio contesto di vita e di promuovere il benessere (personale, familiare, scolastico, lavorativo).

Descrizione

PERCHE’ SCEGLIERE QUESTO CORSO?

Sono diffusamente dimostrati l’importanza e il ruolo della comunicazione in tutte le relazioni interpersonali.

Nello specifico, la comunicazione non verbale caratterizza la maggior parte dell’interazione umana in tutti i contesti di vita (sanitario, familiare, scolastico, di coppia) e in tutti i tipi di relazione (sanitari, studenti, genitori, colleghi, partner e altri interlocutori).

Tuttavia, la maggior parte dei corsi di comunicazione presenti sul mercato sono orientati all’apprendimento di strumenti efficaci da applicare prevalentemente in ambito professionale e lavorativo, per esempio tecniche di comunicazione e di persuasione, di negoziazione e di comunicazione aziendale.

Pochi si interessano del ruolo del canale non verbale in altri contesti, dove una maggiore conoscenza del linguaggio non verbale può rappresentare un aiuto prezioso: in ambito clinico, per comunicare senza l’uso delle parole e riuscire a cogliere i significati occulti e i bisogni che si celano dietro pazienti impossibilitati a parlare; nel contesto scolastico, per aiutare l’insegnante a facilitare la comunicazione ponendo attenzione non solo alla trasmissione dei contenuti, ma soprattutto alla modalità con cui tali contenuti vengono veicolati nella classe e a riconoscere segnali di malessere e di disagio, al fine di prevenire comportamenti disfunzionali nel gruppo-classe (abbandono scolastico, bullismo); nella relazione genitore-figlio, dove il canale non verbale può aiutare i genitori ad entrare in maggiore connessione con i loro figli e a riconoscere segnali di aiuto, soprattutto nel periodo adolescenziale (bullismo, auto-lesionismo); nelle relazioni di coppia e all’interno dei sistemi familiari, dove una modalità comunicativa più funzionale e una maggiore conoscenza del canale non verbale può essere di aiuto per gestire i conflitti e promuovere il benessere.

Il corso, pertanto, ha l’obiettivo di aumentare e stimolare le capacità relazionali e comunicative a vantaggio di tutte le relazioni interpersonali e di fornire ai partecipanti gli strumenti per migliorare le capacità di comunicare nel proprio contesto di vita e di promuovere il benessere (personale, familiare, scolastico, lavorativo).

Il percorso prenderà forma attraverso cinque moduli:

  1. Introduzione alla comunicazione
    Il modulo ha l’obiettivo di comprendere in modo approfondito la comunicazione come principale strumento con cui l’individuo crea e mantiene l’interazione con i suoi simili. Attraverso la conoscenza della sintassi, semantica e pragmatica, dei due modelli della comunicazione e approfondendo il concetto di feedback.
  2. Gli assiomi della comunicazione
    Il modulo ha l’obiettivo di approfondire i 5 assiomi della comunicazione, così definiti dal gruppo di Palo Alto, in California: 1) E’ Impossibile non comunicare; 2) Ogni interazione ha un aspetto di contenuto (cosa) e uno di relazione (come); 3) La natura della relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione; 4) Comunicazione digitale (verbale) e analogica (non verbale); 5) Interazione simmetrica e complementare.
  3. Introduzione alla comunicazione non verbale
    Il modulo verterà sulla conoscenza delle emozioni primarie, della prossemica, della cinesica, delle espressioni del volto, dello sguardo, della gestualità di mani e braccia, della stretta di mano, del modo di sedersi e deI modo di camminare.
  4. Tutta la verità sulle bugie
    Il modulo è finalizzato a capire se esistono delle bugie oggettive, quali possono essere definite tali, o se queste possono essere interpretate come delle modalità alternative di dire la verità. Quindi si vedranno i tipi di bugia, le ragioni che ci portano a mentire, i due modi principali di mentire (la dissimulazione e la finzione) e come riconoscere le bugie
  5. Quando la comunicazione è disfunzionale/patologica
    Il modulo verterà sull’approfondimento di tutte le situazioni in cui la comunicazione può diventare disfunzionale e/o patologica. Quindi si analizzeranno tutte le modalità comunicative che possono rendere il messaggio poco comprensibile, o distorto o ignorato o incongruente e quali possono essere le ripercussioni su tutti i tipi di relazione. Si analizzeranno le relazioni simmetriche e complementari e le risposte relazionali correlate ad ognuno dei 5 assiomi: il rifiuto e la squalifica rispetto al 1° assioma; la disconferma rispetto al 2° assioma; i problemi di punteggiatura rispetto al 3° assioma; i problemi di decodifica rispetto al 4° assioma; l’escalation simmetrica e la complementarietà rigida, rispetto al 5° assioma. Si andranno a vedere le incongruenze, cioè la non corrispondenza tra il canale verbale e quello non verbale. Si approfondirà il doppio legame, che è un esempio importante di come si può manifestare l’incongruenza tra in due canali e rappresenta l’esempio di massima espressione della comunicazione cosiddetta paradossale e patologica. Si concluderà con l’approfondimento delle ripercussioni su tutti i tipi di relazione delle modalità di comunicazione paradossali/patologiche.

Corso Content

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5 recensioni per La comunicazione non verbale nelle relazioni interpersonali

  1. Antonino

    La grafica accattivante e gli esempi da film rendono l’apprendimento meno faticoso. Bello!

  2. Marina

    Finalmente ho capito perchè mio figlio fa sempre tutto il contrario di ciò che gli dico di fare. Grazie!

  3. Federico

    Il miglior corso di comunicazione che ho seguito. Utile per tutti i rapporti.

  4. Luigi (proprietario verificato)

    Il video introduttivo è interessante e l’argomento anche, però costa tanto. Aspetterò sconti o promozioni :-/

  5. Andrea

    Bellissimo l’esempio di Otello per illustrare gli errori di interpretazione

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